Informazioni per la disintossicazione da farmaci sintomatici
Il percorso di disintossicazione da farmaci sintomatici per la cefalea cronica prevedeva tradizionalmente una degenza dedicata, a disposizione di pochi Centri Cefalee, della durata di circa 7 giorni, durante i quali venivano somministrate parenterali secondo un protocollo prestabilito dallo specialista. Oggi, anche alla luce dell’esperienza maturata durante l’emergenza COVID nell’affrontare cure domiciliari, questo percorso può ritenersi in gran parte superato.
Studi controllati e recenti linee-guida europee (Diener H, Antonaci F e coll 2020) concordano sulla necessità di un trattamento della cefalea cronica con abuso di farmaci sintomatici attraverso un percorso specifico individuale. La disintossicazione da farmaci può essere effettuata con successo anche al domicilio del paziente, purché monitorata da uno specialista e nei casi in cui non vi sia un concomitante abuso di farmaci ansiolitici, oppioidi o barbiturici. Tale programma può ovviare ai disagi legati alla disintossicazione ospedaliera (viaggio, costi, limitazioni legate all’ambiente ospedaliero e al rischio infettivo) o alla carenza di Centri attrezzati in alcune aree geografiche, ma richiede una importante motivazione del paziente.
Il percorso di diagnosi e terapia per la disintossicazione da farmaci sintomatici
Prima di iniziare il programma di disintossicazione occorre inviare il materiale sanitario antecedente (terapie e i referti) per poter stabilire/confermare la diagnosi e le comorbidità.
Prima o durante la disintossicazione saranno eventualmente effettuati gli accertamenti che si ritengono essenziali per completare il percorso diagnostico ed impostare quello terapeutico. E’ importante che durante tutto il percorso si annotino eventuali cefalee su un apposito diario cartaceo o digitale (HeadApp) che viene inviato al paziente.
È probabile che alla sospensione dei farmaci antidolorifici/antiemicranici assunti a domicilio, si verifichi qualche episodio di cefalea, anche di intensità severa, specie nei primi 2-3 giorni del percorso terapeutico. In tal caso, per facilitare la disintossicazione, si dovrà evitare di assumere antidolorifici, eventualmente utilizzando del ghiaccio topico. Se il dolore fosse di intensità insopportabile, non è comunque consentito assumere farmaci antidolorifici personali e/o di propria iniziativa, oltre a quelli consentiti dallo specialista. Se si manifesta nausea e vomito importante, sono previsti farmaci antiemetici in aggiunta a quelli assunti in fleboclisi.
In una fase del percorso di disintossicazione successiva ai primi 2-3 giorni, viene iniziata una terapia preventiva, valutandone la dose adeguata e la tolleranza; il trattamento viene proseguito fino al successivo controllo clinico, previsto possibilmente due mesi dopo la dimissione.
Durante la disintossicazione/riabilitazione da farmaci è previsto, giornalmente, un percorso di counselling informativo (Headache School), al fine di limitare il rischio di recidive, che comprende l’apprendimento delle generalità sulle cefalee, del protocollo di disintossicazione da farmaci, e degli aspetti riabilitativi/gestionali del dolore.
Il paziente viene seguito quotidianamente dallo specialista in video consulenza, ad un orario concordato. Lo specialista è a disposizione per ulteriori informazioni e necessità anche vie e-mail o WhatsApp. Durante il percorso è consigliato interrompere qualsiasi attività lavorativa e altre attività (come la cura della casa/figli) ed avere la disponibilità di un ambiente appartato dal resto della casa.
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