“L’erba voglio non cresce neanche nel giardino del re”
Sono cresciuta con questa frase nelle orecchie e, forse, proprio per questo non ho preteso dalla vita le mille cose che avrei potuto avere oltre che desiderare. I sogni spesso li riponiamo nel famoso cassetto e finiscono poi con l’essere sotterrati dalle tante cose che un cassetto può contenere.
Sono una persona forzatamente ordinata. Mi sono adeguata ai desideri di chi mi viveva accanto, ma il mio cassetto è maledettamente in disordine e le piccole cose della mia vita stanno lì dentro in un accavallarsi volutamente disordinato.
Qualche volta provo a catalogare, allineare e finisco poi con lo sconvolgere ogni piano che mi vedrebbe ordinata in una vita che di ordinato non ha avuto nulla. I miei sogni finiscono allora con il disporsi autonomamente in fondo in fondo. Ma ora che sono arrivata ad un punto soddisfacente di una vita piena di pugni in faccia e di lacrime e di lotte voglio, sì, voglio, prendere i sogni che non ho realizzato e farne un punto di forza, mai di sconfitta.
D’ora in poi dirò sempre e soltanto: voglio.
Voglio mettere nero su bianco i miei pensieri sparsi e farne un libro, dalle pagine che si leggono senza fermarsi, e voglio che la vita mi regali quei momenti di calma che sempre ho desiderato nelle corse di ogni giorno.
Voglio camminare a piedi nudi sull’erba e sporcarmi e ruzzolare e bagnarmi sotto la pioggia. Voglio sentire nelle orecchie solo i suoni che non mi danno fastidio e cantare e ballare senza pensare che poi sto male.
E voglio fregarmene dei canoni e degli stereotipi. Voglio sentirmi bene e non avere paura che le cose precipitino.
Voglio, non vorrei, perché la vita è fatta di coraggio e non vive davvero chi non osa.
By Vicky