Spesso le cefalee si associano a dolori a livello cervicale e al contrario, patologie del collo possono produrre cefalea. E’ il caso di emicranie, cefalee cervicogeniche, cefalea da colpo di frusta ecc. Nella letteratura è noto uno stretto legame fra le varie strutture anatomiche in comune fra collo e testa che possono spiegare questa associazione non casuale.
Il Nervo Grande Occipitale (NGO) è un nervo sottocutaneo localizzato nella parte posteriore del capo subito sopra il collo tra la protuberanza occipitale esterna e la mastoide. Il blocco del nervo viene effettuato con una infiltrazione di una piccola dose di anestetico locale (lidocaina) e di uno steroide (medilprednisolone) intorno al nervo con un ago sottile come quello da insulina. Questa metodica, se effettua da uno specialista esperto, è in grado di procurare un beneficio sul mal di testa nei primi giorni dopo la procedura (per alcuni può richiedere più di una settimana.) e che può perdurare per più mesi. L’infiltrazione è una procedura ambulatoriale priva di rischi, utile per trattare cefalee severe e resistenti alle terapie come la cefalea cervicogenica, emicrania cronica e la cefalea a grappolo. La tecnica in uso da diversi decenni, è stata messa a punto con efficacia clinica sulle cefalee unilaterali presso il Centro Cefalee di Trondheim in Norvegia.
A cosa serve bloccare il NGO?
Il blocco del NGO produce un pronto sollievo dal mal di testa per un periodo che può durare anche alcuni mesi d è comunque ripetibile nel tempo. L’indicazione principale è nella cefalea cervicogenica che è generalmente da un solo lato con dolore a partenza nucale. Può risultare efficace anche in pazienti cefalalgici che abbiano avuto un pregresso colpo di frusta o contusioni anche minime a livello del NGO che corre sottocute. Nella cefalea a grappolo la terapia locale può essere utilizzata per fornire un pronto sollievo (riduzione o scomparsa degli attacchi) in attesa che le terapie preventive raggiungano livelli ematici ottimali. Se il grappolo è di breve durata il blocco del NGO può anche interrompere il periodo di dolore.
In quali cefalee è indicato?
Solo dopo una attento inquadramento diagnostico, lo specialista potrà consigliare il blocco del NGO nelle seguenti forme:
- cefalea cervicogenica
- cefalea a grappolo (episodica o cronica)
- emicrania cronica (con o senza abuso di farmaci)
- cefalea post traumatica (cervicale)
Quali sono i possibili effetti collaterali?
L’infiltrazione del NGO è una metodica sicura, rapida e che non necessita di osservazione ospedaliera. Gli eventuali effetti collaterali possono essere:
dolore locale nella sede di iniezione, comune, lieve e di breve durata.
perdita di capelli in un’area delle dimensioni pari a un centesimo di euro nel sito di iniezione, molto raro.
Inoltre, l’infiltrazione locale di steroidi non produce gli effetti collaterali che si hanno con l’uso continuativo per via orale
Quali sono le controindicazioni ?
Allergie al cortisone o alla lidocaina. I pazienti che soffrono di frequenti emorragie o disturbi della coagulazione o che assumono farmaci che fluidificano il sangue (come il warfarin), insufficienza epato-renale devono informare lo specialista prima dell’iniezione.
Come si effettua l’infiltrazione?
Il paziente viene posizionato su una sedia con il capo flesso, viene disinfettata la cute intorno al NGO, poi si effettua l’infiltrazione con un ago molto sottile. La procedura di blocco richiede circa 10-15 minuti. Può essere ripetuta ad intervalli variabili da settimane a mesi per rinnovare l’effetto.
Come funziona il blocco del nervo grande occipitale?
Il blocco del NGO non funziona attraverso una anestesia del nervo e/o della zona da questo innervata Esistono delle connessioni nervose peculiari tra il rachide cervicale superiore e il sistema trigeminale (che trasporta la sensibilità della faccia e dei due terzi anteriori del capo) e che convergono nelle aree di analisi del dolore del sistema nervoso centrale. Tale afflusso di informazioni sensitive a partenza da patologie muscolo-tendinee del collo o da stimoli del volto o del capo, producono a lungo andare una sensibilizzazione della “centralina” di valutazione del dolore. La conseguenza è che se gli stimoli interni e esterni che il cervello riceve vengono interpretati in maniera esagerata l’effetto finale che si ottiene è la sensazione di mal di testa. La procedura del blocco del nervo grande occipitale (che giunge nel sistema nervoso tramite le radici cervicali C2 e C3) porta a rendere meno eccitata la “centralina” di analisi del dolore.
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