Avere la “mangiatoia bassa” è espressione riferita a chi ha una vita facile, solitamente rivolta ai figli di papà che ottengono tutto ciò che desiderano senza lavorare tanto.
Si usa dalle mie parti e non so se appartiene alle espressioni popolari di altri posti sulla terra.
È questo modo di dire che mi viene in mente quando alcune persone fanno solo chiacchiere nella loro “misera” vita e cercano, favoriti dai social, dai media e da tutti i canali possibili e immaginabili, per apparire. Solo questo è il loro scopo primario, quello di mettersi in evidenza.
Sono persone che approfittano di tutto ciò che succede, di tutto quello che la nostra storia scrive a caratteri cubitali sulla pelle di coloro che le situazioni tristi le vivono.
Loro, seduti comodamente sulle loro poltrone di lusso, con uno schermo davanti e una tastiera, diventano i finti buoni dei tempi moderni e vorrebbero passare alla storia, quella vera, per essersi distinti per solidarietà e vicinanza a popoli e povere vittime.
Loro che il loro sederino santo l’hanno sollevato solo per riscuotere, loro che il loro “intelletto” lo hanno messo al servizio solo di comodi adepti che li seguono sbavando.
Chi scrive di noi, cefalalgici per caso e per fatalità, chi non si interessa veramente di noi neanche in tempi di pace, se non per spillarci quote di iscrizione e oboli e quant’altro, ora si permette di mettersi dalla parte dei cefalalgici ucraini che guai ne hanno già abbastanza, abbandonati al loro destino di guerra e morte.
Loro che il finto buonismo lo conoscono benissimo e ne fanno uso e consumo per il loro personale successo e popolarità.
Loro non compiono atti concreti di solidarietà offrendo concretamente il loro servizio a chi ha bisogno. Non si mettono le mani nelle proprie tasche finalmente.
Loro hanno avuto una carriera spianata, resa facile da cognomi altisonanti e mai hanno sperimentato cosa voglia dire rinunciare a qualcosa. Cosa voglia dire guadagnarsela una posizione ballando alla musica di sacrifici, studio, sconfitte e risalite.
Loro pensano di avere raggiunto posizioni di un certo livello sostenuti quotidianamente anche da gente che non riflette davvero. Lo so perché anch’io per un certo periodo ho fatto parte di questo stuolo di esseri non pensanti.
Tutto questo mi viene da scrivere e urterò la suscettibilità, ne sono certa, di chi dovrebbe smetterla di ergersi a paladino di questo o di quello sfruttando i venti di guerra (è il caso di dirlo).
I campi di battaglia sono tantissimi come tantissimi sono i modi di lasciare da parte le solite chiacchiere e alzarsi finalmente per andare a “combattere”.
By Vicky