Stare accanto a una persona che soffre, porgerle la tua mano, esserci, non è cosa facile.
Tortuosa è la strada da percorrere perché sconosciuta è la méta. Si cammina insieme e basta, senza stare attenti a quanto si sta facendo, a come si sta facendo. Senza volere nulla in cambio.
A volte si cammina in pianura, senza sassi sulla strada che ostacolano l’incedere.
A volte le salite sono dure e quasi si pensa di non farcela.
A volte si ha come la sensazione di stare lì a non concludere nulla di proficuo, ma si va. A fatica, ma si va
Si deve andare avanti, senza farsi troppe domande, senza darsi delle risposte.
Non c’è tempo.
Una pioggia improvvisa può rendere impossibile vedere dove si mettono i piedi e all’improvviso il sole può rischiarare un percorso sbagliato, ma non completamente inutile.
Esserci vuol dire assumersi delle responsabilità e non è solo fare qualcosa che assomigli allo scegliere il colore o la taglia di un vestito nuovo che stai per comprare.
Dire una cosa anziché un’altra, comporta grande impegno. Ma non si fa bene senza avere commesso qualche errore.
E io, ora, sempre, senza se e senza ma, voglio esserci.
By Vicky